PRODOTTI TIPICI MARCHE ITINERARI ENOGASTRONOMICI MARCHE PRODOTTI TIPICI MARCHIGIANI
I prodotti tipici nelle Marche esaltano la vocazione della regione per l’agriturismo di cui sostengono la qualificata offerta ristorativa e i molti gustosi itinerari enogastronomici.
La costa ‘prosegue’ l’offerta della riviera romagnola, affermatasi prima soprattutto presso il turismo proveniente dall’estero (Germania in modo particolare) con qualche affollamento in meno e una organizzazione più tranquilla.
La fascia intermedia, le colline fra mare e montagna, propone gradevoli paesaggi agricoli e pittoreschi centri storici ancora autentici, accoglienti sì ma senza quel tono si vetrina ‘per il turista’ che caratterizza le mete del turismo di massa. Qui si ha la maggiore offerta di agriturismo delle Marche, con il restauro degli antichi poderi mezzadrili. La montagna, grazie soprattutto al Parco Nazionale dei Monti Sibillini, richiama (anche grazie alle aziende agrituristiche) un turismo appassionato e composto, che assicura l’integrità degli ambienti naturali, dei paesaggi, dell’agricoltura. Ed è soprattutto qui, a ridosso della Dorsale Appenninica, che troviamo quasi tutti i prodotti tipici delle Marche che hanno ottenuto i riconoscimenti europei DOP e IGP.
Procedendo da Nord verso Sud, lungo strade piene di fascino (anche perchè spesso non facili!) abbiamo la zona di produzione della Casciotta di Urbino DOP, formaggio misto di latte ovino e vaccino, la cui origine risale almeno dai XVI secolo. Si presenta in forme di piccola dimensione (pesa circa un chilogrammo), dolce e profumata, caratterizzata da stagionatura molto breve (circa un mese). Viene prodotta nell’intera provincia di Pesaro-Urbino, ma il latte proviene soprattutto dalle zone collinari e montane. Si dice che di questo formaggio andasse particolarmente ghiotto Michelangelo Buonarroti, tanto da farselo spedire regolarmente a Roma.
Nella stessa zona, ma più vicino alla costa, intorno al comune di Cartoceto, la produzione olivicola (diffusa peraltro in tutta la regione) propone un’altro fra i prodotti tipici delle Marche: l’olio extravergine di oliva Cartoceto DOP.
Più ‘a monte, proprio nel centro geografico del Montefeltro, troviamo il Prosciutto di Carpegna DOP. Si produce esclusivamente nel territorio dell’omonimo Comune, centro di villeggiatura a quasi 800 metri sul livello del mare, ideale punto di partenza per un suggestivo itinerario storico-artistico. Due mete tra le altre: l’antica Rocca di S.Leo (dove fu imprigionato e morì Cagliostro) e, un po’ più distante, la Repubblica di San Marino. La bontà di questo prosciutto si deve soprattutto al clima che influisce sulla stagionatura, ma anche la tecnica artigianale di lavorazione ha la propria parte di merito. Come artigianale è ancor oggi il controllo finale di qualità, affidato al ‘naso’ di esperti norcini che utilizzano ancora l’ago di osso di cavallo per dare il giudizio definitivo sulla avvenuta maturazione.
Fra i prodotti tipici delle Marche, troviamo anche le Lenticchie di Castelluccio di Norcia IGP, la cui zona di produzione interessa anche l’Umbria. Qui siamo al centro del Parco Nazionale dei Sibillini, a pochi chilometri da quella famosa grotta della Sibilla dove gli antichi si recavano per conoscere il proprio destino. Nella parte meridionale delle Marche, in provincia di Ascoli Piceno, si produce l’Oliva Ascolana del Piceno DOP protagonista di uno dei piatti più tradizionali della regione, le olive fritte impanate.
Mortadella Bologna IGP, Salamini Italiani alla Cacciatora DOP e Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP, sono prodotti tipici delle Marche ma anche di diverse altre Regioni, e chiudono la rassegna delle specialità regionali (per il dettaglio descrittivo di questi ultimi, rimandiamo all’Emilia Romagna e al Molise).
L’agriturismo nelle Marche ha registrato un rapido sviluppo negli ultimi anni. L’Agriturist ha selezionato circa 80 aziende agrituristiche nelle Marche, che offrono alloggio prevalentemente in appartamenti indipendenti, poco più della metà con servizio di ristorazione. Diffusa è anche la proposta di turismo equestre, mentre va sviluppandosi anche quella di fattorie didattiche.