PRODOTTI TIPICI LIGURIA ITINERARI ENOGASTRONOMICI LIGURIA
I prodotti tipici in Liguria, gli itinerari enogastronomici dell’agriturismo, trovano un polo di attrazione di eccellenza nel Parco Nazionale delle Cinque Terre, che si estende per buona parte della fascia costiera della provincia di La Spezia, sconfinando anche, per un breve tratto, nella provincia di Genova.
Il Parco Nazionale delle Cinque Terre è, fra i Parchi Nazionali d’Italia, il più frequentato dal turismo, e gli agriturismo presenti nella zona sono fra i più richiesti in senso assoluto in Italia.
Ciò perchè questo Parco tutela e valorizza, più di ogni altro Parco Nazionale in Italia, un paesaggio dai connotati essenzialmente agricoli, ricco di borghi, terrazzamenti, mulattiere e di caratteristici vigneti a picco sul mare, che producono soprattutto vino Bianco Cinque Terre DOC ma anche diversi altri prodotti tipici liguri.
A ben guardare, gran parte delle valenze naturalistiche della Liguria presenta questo legame con l’agricoltura. Per rendersene conto, basta visitare il sistema dei Parchi regionali liguri, che da Ventimiglia arriva sino a La Spezia. A farla da protagonista, nelle aziende agricole prevalentemente di limitata dimensione e a conduzione familiare per le quali l’agriturismo rappresenta una fondamentale opportunità di reddito, ancor più dei vigneti che pure sono molto diffusi lungo tutta la costa e il suo entroterra, è l’olivo. Fra i prodotti tipici della Liguria, l’olio extravergine di oliva merita dunque un posto di tutta evidenza.
Piante centenarie (ma anche moderni impianti realizzati secondo i più razionali sistemi di allevamento), si trovano lungo le coste, sui terreni terrazzati delle colline prospicienti il mare; persino in montagna, ad altitudini inaspettate, dove l’olivo sopravvive solo sulle pendici meglio esposte al sole e riparate dai venti. Non c’è da sorprendersi: l’olivo è prodotto tipico della Liguria fin dal 3.000 a.c..
Il grande sviluppo della coltura dell’olivo si deve, secondo alcuni, ai benedettini, soprattutto nel III e IV secolo, che la diffusero anche nelle zone interne, dove soppiantò in molte aree la vite e il castagno, promuovendo i primi estesi lavori di terrazzamento.
Altri sostengono che l’olivo abbia cominciato ad affermarsi fra i prodotti tipici della Liguria, all’epoca della crociate. A favore di questa tesi vi è la constatazione che la varietà di olivo più diffusa nella Regione (la Taggiasca) curiosamente è presente solo qui e in Palestina.
Certo è che nel 1700 l’olivicoltura ligure conobbe il suo periodo di massima espansione. Tanto da far scrivere a Montesquieu che i genovesi “hanno preso a disboscare le montagne per piantarvi olivi”.
Il primo, fra i prodotti tipici liguri ad aver ottenuto il riconoscimento della Denominazione d’Origine Protetta dall’Unione Europea, è proprio l’olio extravergine di oliva Riviera Ligure DOP. Secondo il disciplinare di produzione, approvato nel 1997, a questa DOP fanno riferimento tre sottodenominazioni geografiche. La prima, Riviera dei Fiori, si coltiva nel territorio della provincia di Imperia e viene assegnata esclusivamente a oli derivati da impianti formati per il 90% dalla varietà Taggiasca, coltivati sui classici terrezzamenti. L’obbligo di utilizzare in prevalenza olive Taggiasche (ma in questo caso basta il 60%) vige anche per la seconda sottodenominazione, Riviera del Ponente Savonese, riservata a 47 comuni della provincia di Savona. La terza e ultima sottodenominazione, Riviera del Levante, può essere infine assegnata all’olio prodotto almeno al 65% con olive di varietà Lavagnina, Razzola e Pignola, e comprende 40 comuni della provincia di Genova e 24 della provincia di La Spezia. Distinguere il sapore che caratterizza questi diversi oli, non è comunque facile. Gli esperti dell’assaggio li definiscono tutti con un marcato sapore fruttato: più dolce per quelli della Riviera dei Fiori o del Ponente; con un leggero ma caratteristico retrogusto amaro piccante, per quelli del Levante.
Quantunque messa alla prova da una crescente concorrenza sui mercati nazionali ed internazionali, ha un posto di primo piano fra i prodotti tipici della Liguria la floricoltura, che “occupa” con le proprie serre, i rari scampoli di pianura che l’aspro territorio ligure concede. Da segnalare anche il riconoscimento per il Basilico Genovese DOP, protagonista indiscusso della specialità forse più tipica della cucina ligure: il pesto alla genovese.
L’Agriturist ha selezionato 25 proposte di agriturismo in Liguria. La sistemazione prevalente degli ospiti è in camere, con servizio di prima colazione e mezza pensione. Un terzo degli agriturismi della Liguria pratica l’agricoltura biologica; poco meno di metà mette anche a disposizione spazi per il campeggio.