PRODOTTI TIPICI ITALIA PRODOTTI TIPICI ITALIANI
I prodotti tipici in Italia, e l’agriturismo, sono strettamente legati. I prodotti tipici, infatti, caratterizzano i pasti dell’agriturismo; gli stessi prodotti tipici sono il valore aggiunto della produzione dell’azienda agrituristica.
Non c’è bisogno di fare sofisticate indagini di mercato per arrivare alla conclusione che l’agriturismo è, in misura importante, anche turismo enogastronomico mirato alla conoscenza dei prodotti tipici italiani: quattro ospiti su cinque desiderano consumare almeno un pasto della giornata preparato dall’agricoltore che li ospita, e naturalmente si aspettano dal connubio fra ristorante e agriturismo di poter assaggiare, non solo (come stabilisce la legge) prodotti tipici provenienti dall’azienda che li accoglie, e da altre aziende del territorio, ma anche e soprattutto prodotti tipici del luogo, specialità della cucina e dell’artigianato alimentare locale, espressione di “origine” ma anche di “tradizione” (ovvero di origine sia fisica, sia culturale).
Le ricette gastronomiche e la trasformazione dei prodotti tipici dell’agricoltura italiana, si sa, sono una straordinaria testimonianza di inventiva, creatività e gusto del territorio. Ben vengano dunque tutte quelle preparazioni che esaltano la qualità dei prodotti tipici e mettono in primo piano la perizia dei cuochi. Tuttavia, non possiamo dimenticare quanto forte sia, nell’agriturismo, il richiamo alla tradizione, e quindi la necessità di coniugare sempre, anche nell’offerta di assaggi e pasti, il gusto con la storia, i sapori con la cultura territoriale .
E’ molto importante richiamare l’attenzione su questo aspetto, evidenziando una volta di più, per gli agriturismi, la funzione di vetrina dei prodotti tipici del territorio e quindi anche di promotori della riscoperta e della valorizzazione di questi prodotti. A cominciare dai prodotti tipici che, come avviene quando si ottenga il riconoscimento DOP (denominazione d’origine protetta) o IGP (indicazione geografica protetta), non sono semplicemente “prodotti tipici”, ma rispondono a regole di produzione ben precise e sono quindi custodi ufficiali di tradizione e qualità. E, necessariamente, insieme a loro,… i vini DOCG e DOC.
I prodotti tipici dell’Italia che si fregiano di questi riconoscimenti, sono moltissimi (il nostro paese è primo in Europa per prodotti riconosciuti DOP e IGP). Ma il patrimonio dei prodotti tipici italiani che nei secoli l’agricoltura è stata capace di “creare”, è ben più ricco, e non è eccessivo ritenere che quelli riconosciuti fino oggi siano ancora una minoranza rispetto a quanto potremo certificare e valorizzare, tramite i riconoscimenti DOP e IGP, nei prossimi anni.
E’ un cammino che va compiuto con molto impegno e molta serietà sul versante della produzione, e con costante attenzione al mercato e alla informazione del consumatore. I produttori devono infatti dimostrare, non solo con gli adempimenti previsti dal disciplinare di produzione, di essere capaci di ottenere “gusti” seducenti, inconfondibili e assolutamente genuini; insomma prodotti tipici dell’Italia che siano davvero eccellenti. Il consumatore, di conseguenza, si mostrerà sempre più disponibile a pagare la qualità e a premiare chi tale qualità persegue con coraggio e coerenza anche quando sarebbe possibile ottenere un prodotto “simile” a costi inferiori, innalzando le rese, abbreviando i tempi di stagionatura, semplificando il procedimento di produzione.
Si mangia sempre meno per soddisfare esigenze di nutrizione e sempre più per la gioia del palato. La varietà e la qualità degli alimenti in mostra negli scaffali di negozi e supermercati cresce costantemente, ma il “linguaggio” semplice ed incisivo dei prodotti tipici italiani di più antica tradizione, il loro gusto sincero e forte, spesso fuori dal coro di un’offerta studiata per sensazioni tenui e adatte a tutti, esercita sul consumatore un fascino crescente che va oltre la moda del momento.
Il sistema dei prodotti tipici d’Italia riconosciuti DOP e IGP si alimenta di questo fascino e questo fascino alimenta, meritando solo di essere meglio capito, meglio difeso, meglio apprezzato, dai consumatori, attraverso una crescita culturale collettiva che è premessa essenziale per custodire e valorizzare quelli che, a buon diritto, sono stati recentemente definiti come i “capolavori dell’agricoltura italiana”.
Così è importante che chi va a far la spesa legga con attenzione le etichette dei prodotti, spesso scritte in modo da confondere la scelta; che abbia a mente i marchi e le sigle che garantiscono la qualità esigendone un uso corretto da parte della rete commerciale; che sappia riconoscere sempre più prontamente un gusto “simile” dal gusto “autentico” dei prodotti tipici dell’Italia, collegando sempre il prezzo alla qualità di ciò che compra e consuma.
Il cammino da compiere, su questa strada, è ancora molto. Un recente sondaggio svolto dall’Agriturist, evidenzia che, in Italia, solo un intervistato su due ha una idea sufficientemente chiara di cosa siano i prodotti tipici riconosciuti DOP; e quando poi si chiede che cosa siano i prodotti tipici riconosciuti IGP, e quale sia la differenza con i prodotti tipici DOP, la chiarezza di idee scende sotto il 20%. La memoria visiva dei marchi che comunicano questi riconoscimenti è ancora inferiore. Occorre dunque una informazione più incisiva, una visibilità più insistente e diffusa di spiegazioni e marchi, forse anche una maggiore chiarezza dei messaggi grafici, e non solo.
Chi sceglie gli agriturismi per le proprie vacanze, dimostra verso questi temi una sensibilità generalmente superiore alla media, è desideroso di capire di più dell’alimentazione e del gusto dei cibi, vuol rendersi conto di come nascono i prodotti tipici… un formaggio, o un salume, perchè uno è più “buono” di un altro, perchè uno costa più di un altro, se uno è più salutare di un altro. Chi offre agriturismo è generalmente in grado di dare a queste curiosità le giuste risposte perchè è egli stesso consapevole protagonista di una agricoltura che punta sulla qualità e di una accoglienza che del prodotto tipico si fa orgogliosa testimone.
Giusto dunque riconoscere nell’agriturismo il “momento” e il “luogo” giusto per dare un contributo importante alla cultura alimentare ed enogastronomica di tutti noi, e alla conoscenza dei prodotti tipici dell’ agricoltura italiana.